Qinghai Sports Center

Golmud City, Qinghai

Year: Concept
Client: Golmud City Culture Tourism Bureau
Services: Architectural Design
Project manager: Diego Delfino
Team: Isabella Mazzola, Eva Xu, Shrey Upadhyaya, Barbara Michielutti
Floors Area: 174.000 sqm

Il processo di progettazione del Qinghai Sports Center parte dall’analisi dell’ambiente circostante, ispirandosi agli elementi naturali strettamente legati al territorio: Golmud è un luogo fatto di natura maestosa, dalle montagne che sovrastano la città ai laghi salati che creano paesaggi suggestivi e magici principali attrazioni di Golmud. Un altro elemento rilevante è Il sale, che simboleggia l’idea di  cambiamento costante simile a quello della città e dello sport, incarnando un'infinita metamorfosi che inizia in uno stato liquido ed evolve attraverso una sequenza di trasformazioni nel suo stato, producendo effetti e risultati diversi ogni volta. Fluido, colori, aggregazione, forza e scultura si trasformano l'uno nell'altro in avanti, che noi chiamiamo METAMORFOSI.
Il lavoro dello studio è stato di incorporare tutte queste caratteristiche nella progettazione di un nuovissimo centro sportivo, pronto ad elevare il riconoscimento della città su scala nazionale e internazionale.

L'architettura è ispirata al cristallo di sale, evolvendo in una scultura iconica che diventa il punto di riferimento della città. Partendo dal concetto di blocchi di sale immersi nel lago, il design dei tre edifici principali presenta facciate sfaccettate per rafforzare le nozioni di forza e solidità.
Lo Sport Center è composto da un Palazzetto dello sport con palestre e spazi dedicati ad eventi e spettacoli, da un centro acquatico con piscine per competizioni sportive e allenamento e uno stadio da diecimila posti.
L'architettura è ispirata al cristallo di sale in trasformazione, e si compone da una serie di volumi architettonici composti in gran parte da grandi pareti vetrate e gigantesche strutture a vista. Mirato è l'uso del colore bianco che evoca l'idea di purezza del sale, nella sua eterna metamorfosi. Il panorama circostante, quinta scenica che fa da sfondo al progetto, è richiamato nelle forme taglienti degli edifici.

Gli spazi aperti fra gli edifici: specchi d'acqua, piazze e scalinate, sono progettate come una serie di onde disegnate che si irradiano dal centro degli edifici, creando un paesaggio che riproduce la forma dei laghi salati mentre l'acqua si ritira con un movimento che lascia dietro di sé una serie di elementi dalla forma particolare.
Queste “onde visive immaginarie” conferiscono alla progettazione architettonica  movimenti inclinati:  la terra si muove  facilitando l'uso dello spazio sotterraneo riservato alle aree di parcheggio principali e  consente di ottenere forme particolari che creano uno scenario iconico su tutti i lati del sito.

L'idea architettonica qui proposta ci ha dato la possibilità di sognare e andare oltre con il pensiero e vedere la natura rielaborata attraverso la nostra visione architettonica.
Il nostro intento era di progettare qualcosa di veramente poetico che potesse dialogare con il contesto ma allo stampo affermando la sua presenza nel tempo.